LABORATORIO DI DIDATTICA INNOVATIVA
Scritto da Davide Grasso il 6 Luglio 2023
LOOKUPRADIO – Laboratorio di didattica innovativa
OBIETTIVI [Di seguito gli obiettivi che una didattica curricolare – qualsiasi disciplina dell’area umanistica, linguistica e di area scientifica teorica – che utilizza questo strumento performativo può raggiungere oltre a rendere possibile la valutazione specifica oggettiva dei propri contenuti]
OBIETTIVI GENERALI DEL LABORATORIO
- Realizzazione di interventi scolastici educativi, didattici e formativi finalizzati alla comunicazione di contenuti disciplinari e/o etici attraverso format divulgativi realizzati da gruppi classe, da interclassi, da selezioni di studenti, all’interno di progettazioni didattiche curricolari e/o extracurricolari. Gli “interventi” sono verificabili e valutabili sia nel percorso che anticipa la loro realizzazione, sia nella loro effettiva realizzazione
- Formazione tecnica nella realizzazione, installazione e gestione di un laboratorio nella propria scuola; formazione per la didattica da realizzare attraverso lo strumento della WebRadio [che sarebbe meglio definire per migliore attinenza alla realtà della scuola “Laboratorio di produzione audiovisiva in livecasting e podcasting”]. La formazione potrebbe essere destinata anche a docenti e dirigenti che volessero realizzare nei propri istituti laboratori simili
- Realizzazione di una Rete di laboratori scolastici dello stesso genere che possano collaborare tra loro, implementarsi vicendevolmente e sviluppare progetti in collaborazione, realizzando una comunità di studenti e docenti
OBIETTIVI SPECIFICI DEL LABORATORIO
- OBIETTIVI TECNICI FORMATIVI
a. produzione di format audiovisivi in diretta streaming su piattaforma social (quella già esistente ed in contemporanea quelle eventualmente esistenti degli istituti committenti)
b. produzione di format audiovisivi da registrare e mettere a disposizione degli istituti scolastici committenti per gli usi specifici richiesti e le finalità di progetto
- OBIETTIVI DIDATTICI ed EDUCATIVI
a. produzione di format didattici su contenuti disciplinari sia umanistici che tecnici, come fossero “pagine” di divulgazione culturale e scientifica
b. produzione di format educativi sulle principali questioni di ordine sociale e di cittadinanza attiva per stimolare e consolidare una formazione complessiva della persona:
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- Violenza di genere: genesi, dinamiche e contrasto al fenomeno
- Identità di genere
- L’educazione alla: sessualità, affettività, all’accettazione e valorizzazione del fallimento, educazione alla propria consapevolezza emotiva ed alla gestione delle emozioni
- Consapevolezza sociale e politica (l’ambiente, l’economia, le scelte politiche del cittadino attivo e solidale – il voto, la cura dell’altro da sé e del bene comune, i diritti ei doveri, ecc.
- La consapevolezza storica per l’interpretazione del presente
MODALITÁ OPERATIVE
[Premessa]
Lo StudioA16 di LookUpRadio nella progettazione è insieme:
a. strumento comunicativo: il format realizzato nello studio di produzione finalizza il lavoro di raccolta, gestione ed elaborazione dei dati portato a termine nelle e dalle classi protagoniste del progetto con un contenitore nel quale vengono organizzati e messi in onda i contenuti su cui gli studenti hanno lavorato, ricercato, approfondito e rielaborato in una scheda operativa (scheda programma)
b. il luogo ed il modo in cui gli studenti “performano” mettendosi in gioco e lasciando emergere competenze e conoscenze. È lo strumento valutativo di cui si possono verificare con voto curricolare la preproduzione (il percorso di raccolta e rielaborazione delle informazioni, le competenze relazionali, le competenze linguistiche nella scrittura pertinente al suo oggetto) e la produzione (il prodotto comunicativo, la sua efficacia rispetto agli obiettivi, la pertinenza dei suoi contenuti, le competenze linguistiche nel parlare del suo oggetto, ecc.)
LookUpRadio la Radio degli Studenti è un laboratorio esistente pienamente operativo e collaudato. Può essere utilizzato anche dalle altre scuole per progetti didattico-formativi che avranno la loro realizzazione nelle scuole di riferimento per la maggior parte del loro percorso progettuale. Mentre l’attività laboratoriale in LookUpRadio sarebbe la parte performativa dei progetti didattici curricolari, sia estemporanei, che periodici
I FORMAT DIDATTICI PIU’ ADATTI ALLA DIDATTICA CURRICOLARE
I due format che si sono mostrati più efficaci rispetto agli obiettivi didattici sono:
– il Magazine informativo/divulgativo: si possono realizzare episodi nei quali i contenuti vengono proposti ad un pubblico (vero, quella della diretta streaming, simulato, quello dei podcast registrati e messi a disposizione dei soli docenti e dei loro studenti)
– il Debate, il dibattito performativo, il confronto competente e pertinente, moderato da un soggetto informato (il docente), tra due posizioni in merito ad un oggetto di interesse degli studenti, tra le quali il gruppo di riferimento sceglie la posizione vincente. La verifica e la valutazione nasce da diversi items oggettivamente individuabili
SINTESI DELLE DINAMICHE DEI DUE FORMAT
1) il Magazine informativo/divulgativo è solo il momento finale ed eventualmente “periodico” di un percorso di lavoro sulle competenze che si immagina (sulla base di esperienze fatte in questi ultimi anni nel nostro Istituto Aldini Valeriani) il docente possa portare avanti nel corso dell’anno scolastico. Nell’ambito di questo percorso, il docente potrebbe utilizzare uno strumento didattico estremamente efficace sia nella costruzione di un sapere competente e pertinente in molte delle discipline di qualsiasi istituto, che nel consolidare competenze linguistiche, scritte e orali: la Redazione Giornalistica.
Alcuni esempi:
Non si indicano qui di seguito specificamente le modalità di lavoro del docente per brevità, però si evidenziano alcuni elementi funzionali all’operatività nel laboratorio LookUpRadio:
- Il docente sarà “caporedattore” della redazione del Magazine
- Il docente individua nel gruppo classe due “conduttori” che si occuperanno di esporre i contenuti dei lavori della redazione in ciascuno degli episodi del format
- Il docente divide il gruppo classe in piccoli gruppi da 3 o 4 persone. Ogni gruppo costituirà una microredazione che si occuperà di specifici aspetti dell’argomento di cui avrà proposto l’approfondimento, ovvero di specifici contenuti caratterizzanti il Magazine (ad esempio, la pagina culturale, la pagina dello sport, la pagina scientifica,ecc.). Ogni gruppo realizzerà l’approfondimento assegnato dal caporedattore (dal docente)
- I conduttori ovviamente condurranno il magazine. Ma loro rappresenteranno i curatori della messa in onda dei contenuti. Cioè lavoreranno con ciascun gruppo per trasformare gli approfondimenti dei singoli gruppi in una scheda nella quale definiranno le domande da fare a ciascun membro del gruppo per fare emergere i contenuti dell’approfondimento
- Il docente rimarrà dietro le quinte per rispondere ai feedback ricevuti dai gruppi. Potrà esaminare la scheda redatta dai conduttori e valutare la profondità e pertinenza delle domande, richiamando i conduttori ad approfondire le domande perché si evidenzi al meglio l’apprendimento acquisito dagli intervistati. In tal senso, il docente potrebbe chiarire con un elenco quali siano i punti salienti che l’intervista (le domande dei conduttori) dovrà portare a galla
- Il giorno della “messa in onda” [potrà essere uno streaming in diretta ma anche una “presa diretta” registrata e successivamente messa a disposizione degli utenti] i conduttori “ospiteranno” i compagni giornalisti per le interviste di approfondimento oggetto dell’episodio che, essendo prodotte in audio e video, possono essere arricchite di materiali infografici come immagini, suoni, video ed altro come contorno dell’intervista
- Il docente valuterà con una griglia, durante la messa in onda e/o con la revisione della registrazione:
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- La qualità dell’approfondimento dei contenuti disciplinari: ogni alunno del gruppo metterà in luce quanto appreso nelle risposte alle domande dei conduttori
- La qualità, la pertinenza, l’efficacia comunicativa degli eventuali materiali infografici di supporto che i gruppi avranno prodotto per arricchire l’approfondimento
- La qualità del lavoro dei conduttori nella costruzione della scheda: le domande dovranno essere adeguate a far emergere i contenuti dalle risposte dei ragazzi
- La qualità del lavoro organizzativo dei gruppi e dei conduttori
- Le competenze linguistiche
- Le competenze relazionali nel lavoro di gruppo
- Competenze trasversali come la puntualità, il rispetto delle consegne, la comprensione delle coordinate di lavoro, il lavoro cooperativo, l’aiuto reciproco, il coordinamento tra pari, la proattività di ciascuno nei confronti di un obiettivo comune di un gruppo, ecc.
2) il DEBATE: nel caso del “dibattito”, i cui obiettivi e modalità operative si rimandano ad uno specifico approfondimento, il momento performativo può essere realizzato sia nel laboratorio LookUpRadio, che nella sala conferenze multimediale detta “Sala Sedioli”, che è stata allestita con una regia capace di fornire una registrazione audio/video degli atti della conferenza, il loro streaming in diretta, la presenza di ospiti in collegamento da remoto, ecc,
IMPORTANTE: il debate è uno strumento estremamente efficace per apprendere e consolidare consapevolezze su questioni etiche, morali, politiche, sociali, ecc. su cui oggi è necessario un intervento ormai ineludibile della scuola
Come prima, si evidenziano alcuni elementi funzionali all’operatività:
- Il docente sarà il moderatore informato del dibattito. Proporrà la questione in dibattimento definendone i contorni e le posizioni in confronto, nonché la consegna e le coordinate di esecuzione per il raggiungimento della fase dibattimentale
- Il docente sceglierà due studenti relatori a confronto e due ristretti gruppi di lavoro composto da 3 altri studenti a sostegno di ciascuno dei relatori
- Il docente estrarrà a sorte le questioni a confronto assegnando a ciascun relatore (con il proprio gruppo di lavoro) una delle due questioni
- Il gruppo di lavoro, coordinato dallo studente relatore del dibattito, costruirà la tesi a favore della propria questione e la confronterà all’interno di interventi alternati con la questione opposta in sede dibattimentale, secondo un tempo ben definito che il docente moderatore farà rispettare
- Il docente moderatore avrà inserito nella consegna tre “oggetti di riflessione” su cui le questioni dovranno essere applicate e quindi confrontarsi
- Le due tesi si confronteranno in un momento finale breve e serrato di affermazioni e contro affermazioni, a favore della propria questione o contro quella dell’avversario
- Il docente proporrà una sintesi finale del confronto riportando brevemente, in merito ai tre oggetti di riflessione, le affermazioni delle due parti in dibattimento
- il restante gruppo classe (uditorio):
- rimarrà ad ascoltare: può seguire il dibattito in diretta nella propria classe attraverso differenti modalità di collegamento con il laboratorio; può guardare il dibattito in un secondo tempo in classe. Finito il confronto, il docente chiamerà due alunni del gruppo di ascolto chiedendo a ciascuno un parere informato ed articolato sulle cose ascoltate
- il gruppo di ascolto si schiererà da una parte o dall’altra. Ogni alunno in ascolto si alzerà e si disporrà fisicamente da una parte o dall’altra della sala sancendo così la vittoria di uno o dell’altro gruppo di lavoro
- Il docente valuterà con una griglia:
- La qualità dell’approfondimento da parte dei gruppi di lavoro delle singole questioni
- La qualità degli eventuali materiali di supporto che i gruppi avranno prodotto per arricchire il dibattimento
- La qualità del lavoro dei singoli gruppi nell’applicare le questioni in dibattimento agli oggetti di riflessione proposti
- La qualità del lavoro organizzativo dei due gruppi di lavoro
- Le competenze linguistiche dei portavoce che rappresentano il gruppo di lavoro
- Il modo in cui gli studenti dell’Uditorio hanno saputo argomentare sul dibattito dopo averlo ascoltato. Ovviamente, questa valutazione è legata molto all’efficacia del dibattimento tra i due gruppi di lavoro poiché la comprensione delle questioni nasce dalla competenza e pertinenza con cui i gruppi si sono confrontati
- Le competenze relazionali di tutti
- Competenze trasversali come la puntualità, il rispetto delle consegne, la comprensione delle coordinate di lavoro, il lavoro cooperativo, l’aiuto reciproco, il coordinamento tra pari, la proattività di ciascuno nei confronti di un obiettivo comune di un gruppo, ecc.